giovedì 23 febbraio 2012

TEATRO / CASSANDRA da Christa Wolf


Una Donna di nome Cassandra
di Iole Natoli

Quale eroina della letteratura antica o del mito ha potuto incarnare più di Cassandra la lotta tra una donna e il suo destino?

Non è un caso se Christa Wolf la sceglie quale prima fra le figure femminili possibili. Non Fedra, non Antigone o Giocasta. L’eroina della scrittrice tedesca nel 1983 è lei, Cassandra, figlia un tempo prediletta di Priamo, cui si affiancherà nel 1996 Medea.

La solitaria sacerdotessa troiana è lucida coscienza femminile che anticipa gli orrori della guerra, che li individua e ne misura la china, che riconosce l’umana stoltezza e la dichiara, a costo di pagarne un alto prezzo.

Cassandra è interamente diversa, inimitabile. Si accosta, trepidante, all’amore con Enea senza restarne travolta o vincolata. È donna dall’intuizione fulminea, è cantora: attraversa fremente la paura, recuperando la sua libertà dilaniata.

Ida Marinelli
La palpitante Ida Marinelli è grido, aspettativa, mormorio, riflessione, ripiegamento e lamento. È squarcio devastante dell’inconscio, riesumazione vibrata e dolente di singoli lacerti sanguinanti, è rivisitazione e assorbimento. È femminilità violata ed è dolcezza, pudore di un incontro non bruciato, sogno di un giorno che si è dissolto in traccia.

La voce viva dell’attrice in scena si alterna o mescola a quella registrata. Gli inserti video spalancano finestre da cui il magma dell’invisibile emerge. Un’eletta del dio Apollo è Cassandra. La predizione è il dono che la perde ed è la forza interiore che la salva.Ben diretta da Francesco Frongia che è anche autore dei video, Marinelli ci regala in questo preziosissimo monologo un’interpretazione magistrale, potente e al tempo stesso raffinata, ponendosi come eroina moderna e atemporale, incastonata nell’aurea luce del mito.
  
Andato in scena dal 17 Gennaio al 12 Febbraio 2012 all’Elfo Puccini di Milano.  
                 
© Iole Natoli - Febbraio 2012

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