mercoledì 16 agosto 2023

TeleCineVisioni attuali segnate dal trascorrere del tempo

Trucchi improbabili nei film d’autore delle odierne riesumazioni agostane

Di Iole Natoli



Ingenui vecchi film riproposti in TV. A parte la prevedibilità di certi schemi, per la regia di William Wyler troviamo in «Vacanze romane» del 1953 una giovane Altezza Reale che nottetempo non riesce a prendere sonno nel suo letto e, infagottata in un casto camicione, ruota a destra e a sinistra gli occhioni accattivanti di Audrey Hepburn con tanto di eye liner e ciglia finte.

A quanto pare eye liner e ciglia finte erano in uso anche presso gli Apache. Così, infatti, in «La notte dell’agguato» del 1968 il regista Robert Mulligan ci presenta la protagonista Eva Marie Saint, prigioniera da una decina di anni degli indiani.

Ma non è tutto. Ha fatto di peggio nel 1960 il regista John Huston, che in «Gli inesorabili», dovendo sostenere che Audrey Hepburn (sempre dotata di eye liner e ciglioni) sia di sangue indiano a sua insaputa, ce la mostra di color terracotta e per rendere meglio l’idea schiarisce il viso di Lillian Gish, nelle vesti della madre bianca adottiva, con qualcosa che la rende simile a una geisha o a certe maschere di un noto quadro di Ensor.

Spettatori di bocca buona, a quell’epoca…

16 Agosto 2023 

© Iole Natoli

 

martedì 20 novembre 2018

Al Teatro Carcano di Milano "ALLA MIA ETÀ MI NASCONDO ANCORA PER FUMARE" di Rayhana


Donne arabe nel chiuso di un hammam
di Iole Natoli
by Serena Serrani
Nata ad Algeri nel 1964, Rayhana Obermeyer decide nel 2000 di trasferirsi in Francia alla ricerca di spazi mentali e operativi più ampi. In Francia ancora oggi risiede, con un nome che non è il suo di origine.

venerdì 19 maggio 2017

L’ars poetica di Charles Baudelaire al Teatro Arsenale di Milano

 
La parola nel girone del male. In teatro, personalità e produzione di un celeberrimo poeta dell’800
di Iole Natoli

3-16.05.2017, Teatro Arsenale di Milano
Il male e i suoi fiori.
Charles Baudelaire, un poeta all’inferno

Con Claudia Lawrence, Massimo Loreto, Giovanni Di Piano e con gli allievi diplomati 2017 di Scuola Teatro Arsenale. Traduzione Federica Locatelli. Adattamento e regia Marina Spreafico.

Era un tempo in cui il femminismo militante non aveva nemmeno iniziato il suo corso e le questioni apparentemente “private”, quali la vita delle donne nell’ambito delle strutture familiari o le donne piacevole merce nei bordelli, non sfioravano nemmeno alla lontana i salotti letterari ufficiali o i circoli più eversivi dei poeti.
Baudelaire (1821-1867) non amava le strettoie di una vita codificata secondo regole rigidamente autoritarie; benché non ne analizzasse la matrice sociale, ne avvertiva il peso opprimente e spersonalizzante. Rimedio? L’evasione, un’ubriacatura mentale da affinare mediante il ricorso affannato alla priorità assoluta dei sensi e a quanto potesse contribuire ad esaltarli. Scelta non scevra di un immanente senso di colpa, conseguenza di un’analisi radicale mai effettuata, per una sensibilità polivalente che non disdegna di prestarsi all’orrore, in un’anticipazione letteraria delle visioni filmiche di Cronenberg.
Come accade talora, il limite del soggetto non inficia la validità letteraria delle opere; in Baudelaire, come in altri, si traduce anzi in una produzione poetica tanto più anomala, personale e preziosa quanto meno dragata ne è l’origine da un lavoro analitico cosciente. Un’oscura ferita lacaniana, in suppurata trasfigurazione perenne.
Lo spettacolo - coevo alla pubblicazione del terzo volume della collana Arsenale per i tipi di Lemma Press, Charles Baudelaire. Il sipario era alzato. Uno sguardo sul teatro - richiama l'attenzione anche su un progetto teatrale del poliedrico scrittore francese, rimasto allo stadio di traccia d'una sceneggiatura. Giocato sulla dimensione sensuale ed erotica, con effetti spiccatamente voyeuristici, si avvale di un intelligente allestimento e della bravura degli allievi della Scuola, qui in una prova attoriale e ginnica complessa. 
Meno fluida e coerente è apparsa la resa di talune letture, più declamate e auliche che fiorenti in emersione dall’intimo. Ne è derivata una qualche cesura del contatto emotivo con il pubblico, disposto però a lasciarsi affascinare dal godibile colpo d’occhio d’insieme. 
Milano, 18.05.2017
© Iole Natoli

sabato 15 ottobre 2016

REAL BODIES / Mostra scientifica unica al mondo

MILANO - Spazio Ventura 15, Lambrate - Da Ottobre a Gennaio
REAL BODIES
SCOPRI IL CORPO UMANO
Alessandro Cecchi Paone, voce narrante nelle audioguide
Dopo l'anteprima assoluta al Lido di Jesolo e l’enorme successo di Lisbona e di Dresda
si è aperta nel capoluogo lombardo
LA PIÙ GRANDE MOSTRA AL MONDO DI CORPI UMANI PLASTINATI
Definita “una vera enciclopedia di anatomia osservabile dal vivo”, espone 40 corpi interi e 300 organi, tra malati e sani, trattati con la tecnica della polimerizzazione
Per dettagli su orari, biglietti e visite di scolaresche, andare su www.realbodies.it =>

venerdì 12 agosto 2016

FRANCIA / Musulmani fondamentalisti e costumi da bagno





A RIGOR DI LOGICA
di Iole Natoli
Se le donne musulmane devono andare al mare con il burkini (link) - e com’è che non le hanno provviste di scarpe galleggianti, per evitare che mostrino peccaminosamente i loro piedi? - allora i loro uomini non dovrebbero andare in spiaggia completamente. (Continua)