Quando il SOLO
REFERENTE rimasto è il vasto PUBBLICO
––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– |
||
di Iole Natoli
–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
|
||
|
Si sono dette e scritte molte cose a seguito dell’attentato compiuto il 28 aprile 2013 da Luigi Preiti, nel tentativo di dare una collocazione credibile all’evento.
È uno squilibrato, non lo è; è colpa dell’antipolitica, no, è
colpa della politica di questi anni; ci sono trame oscure, no, non ce ne sono, ma
perché mai avrebbe dovuto farlo se non ci fossero dietro dei mandanti? E giù
ancora altre ipotesi. |
Spazio culturale on line - Bazar di Arte, Cinema, Danza, Fotografia, Letteratura, Teatro, Turismo, News
martedì 30 aprile 2013
SOCIETÀ E POLITICA / L’attentato di Roma dinanzi a Palazzo Chigi
Iscriviti a:
Post (Atom)