domenica 1 maggio 2011

MOSTRA / Alberto Savinio - La Commedia dell'Arte


Fino al 12.06.2011
ALBERTO SAVINIO
LA COMMEDIA DELL’ARTE
a cura di Vincenzo Trione
Milano, Palazzo Reale

Intellettuale fine e vivacissimo
fu un artista in perpetuo movimento.
Le ho fatte tutte. Le sto facendo tutte. Le farò tutte.
Certuni mi domandano perché.
Rispondo: per eludere la morte”.
- Alcesti di Samuele, Adelphi -

INTERVISTA con Vincenzo Trione



Alberto Savinio è
«regista di fantasticherie fatte
di mostri assurdi,
dalle sembianze umane 
e animali insieme, 
le cui caratteristiche fanno pensare ai mutanti
che riempiono i romanzi 
di fantascienza».
 - Vincenzo Trione -
La poliedrica genialità di Savinio              
di Iole Natoli

La mostra comprende cinque sezioni: miti dipinti, letterature dipinte, architetture dipinte, oggetti dipinti, scenografie dipinte. Come si conviene a un’esposizione d’arte, il termine che ricorre per ogni raggruppamento è “dipinti”, tuttavia la produzione pittorica in quest’artista non rappresenta la sua scelta iniziale.
Il primo approccio creativo di Savinio si realizza nell’ambito della musica, campo nel quale ricevette una formazione accademica. L’incontro con l’arte avviene invece dopo la nascita della Metafisica, tra il 1916 e il 1917, ma l’esperienza sulla superficie e il recupero dei motivi anamorfici si situa intorno al 1925.

C’è un silenzio di circa dieci anni dopo Les Chants de la mi-mort, suite musicale del 1914: un intervallo che è quasi un abbandono.

TEATRO / Donna non rieducabile


Ottavia Piccolo
è Anna Politkovskaja in 
Donna non rieducabile
di Stefano Massini

Dal 21 Marzo al 3 Aprile 2011 al
TEATRO ELFO PUCCINI di Milano

Nella Russia postsovietica una donna
contro i crimini perpetrati in Cecenia
di Maria Maddalena Cultrera

Lo spazio del palcoscenico è disadorno: l’arpa a sinistra, una scrivania e una sedia sulla destra, di fronte al pubblico. Sarà un sapiente gioco di luci a muovere e mutare le atmosfere, consentendo all’attrice protagonista di agire le intense parole del testo, in questo un adattamento per la scena di brani autobiografici ed articoli di Anna Politkovskaja, la giornalista russa uccisa a Mosca il 7 ottobre del 2006. È un teatro per la parola e per il gesto. Ancora una volta Ottavia Piccolo dimostra il suo talento, in totale adesione alla complessa, emblematica e indomabile personalità di Anna Politkovskaja.