Trucchi improbabili nei film d’autore delle odierne riesumazioni agostane |
|
Di Iole Natoli |
|
|
|
Ingenui vecchi film riproposti in TV. A parte la prevedibilità di certi schemi, per la regia di William Wyler troviamo in «Vacanze romane» del 1953 una giovane Altezza Reale che nottetempo non riesce a prendere sonno nel suo letto e, infagottata in un casto camicione, ruota a destra e a sinistra gli occhioni accattivanti di Audrey Hepburn con tanto di eye liner e ciglia finte. A quanto pare eye liner e ciglia finte erano in uso anche presso gli Apache. Così, infatti, in «La notte dell’agguato» del 1968 il regista Robert Mulligan ci presenta la protagonista Eva Marie Saint, prigioniera da una decina di anni degli indiani. Ma non è tutto. Ha fatto di peggio nel 1960 il regista John Huston, che in «Gli inesorabili», dovendo sostenere che Audrey Hepburn (sempre dotata di eye liner e ciglioni) sia di sangue indiano a sua insaputa, ce la mostra di color terracotta e per rendere meglio l’idea schiarisce il viso di Lillian Gish, nelle vesti della madre bianca adottiva, con qualcosa che la rende simile a una geisha o a certe maschere di un noto quadro di Ensor. Spettatori di bocca buona, a quell’epoca… |
|
16 Agosto 2023 |
|
|
KULTBAZAAR - Arti Scene Luoghi
Spazio culturale on line - Bazar di Arte, Cinema, Danza, Fotografia, Letteratura, Teatro, Turismo, News
mercoledì 16 agosto 2023
TeleCineVisioni attuali segnate dal trascorrere del tempo
martedì 20 novembre 2018
Al Teatro Carcano di Milano "ALLA MIA ETÀ MI NASCONDO ANCORA PER FUMARE" di Rayhana
Donne arabe nel chiuso
di un hammam
di Iole Natoli
|
|
Nata ad Algeri nel 1964, Rayhana
Obermeyer decide nel
2000 di trasferirsi in Francia alla ricerca di spazi mentali e operativi più
ampi. In Francia ancora oggi risiede, con un nome che non è il suo di
origine. |
venerdì 19 maggio 2017
L’ars poetica di Charles Baudelaire al Teatro Arsenale di Milano
La
parola nel girone del male. In teatro, personalità e produzione di un
celeberrimo poeta dell’800
di Iole Natoli
|
|
3-16.05.2017, Teatro Arsenale di Milano
Il male e i suoi fiori.
Charles Baudelaire, un poeta all’inferno |
|
Con Claudia Lawrence, Massimo Loreto, Giovanni Di Piano e con
gli allievi diplomati 2017 di Scuola Teatro Arsenale. Traduzione Federica
Locatelli. Adattamento e regia Marina Spreafico.
|
|
Era un tempo in cui il femminismo militante
non aveva nemmeno iniziato il suo corso e le questioni apparentemente “private”,
quali la vita delle donne nell’ambito delle strutture familiari o le donne
piacevole merce nei bordelli, non sfioravano nemmeno alla lontana i salotti
letterari ufficiali o i circoli più eversivi dei poeti.
Baudelaire (1821-1867) non amava le strettoie di una vita codificata
secondo regole rigidamente autoritarie; benché non ne analizzasse la matrice
sociale, ne avvertiva il peso opprimente e spersonalizzante. Rimedio?
L’evasione, un’ubriacatura mentale da affinare mediante il ricorso affannato
alla priorità assoluta dei sensi e a quanto potesse contribuire ad esaltarli.
Scelta non scevra di un immanente senso di colpa, conseguenza di un’analisi
radicale mai effettuata, per una sensibilità polivalente che non disdegna di
prestarsi all’orrore, in un’anticipazione letteraria delle visioni filmiche
di Cronenberg.
Come accade talora, il limite del soggetto non inficia la validità letteraria delle opere; in Baudelaire, come in altri, si traduce anzi in una produzione poetica tanto più anomala, personale e preziosa quanto meno dragata ne è l’origine da un lavoro analitico cosciente. Un’oscura ferita lacaniana, in suppurata trasfigurazione perenne.
Lo spettacolo - coevo alla pubblicazione del terzo volume della collana
Arsenale per i tipi di Lemma Press, Charles Baudelaire. Il sipario era alzato. Uno sguardo sul teatro - richiama l'attenzione anche su un progetto teatrale del poliedrico scrittore francese, rimasto allo stadio di traccia d'una sceneggiatura. Giocato sulla dimensione sensuale ed erotica, con
effetti spiccatamente voyeuristici, si avvale di un intelligente allestimento e
della bravura degli allievi della Scuola, qui in una prova attoriale e
ginnica complessa.
Meno fluida e coerente è apparsa la resa di talune letture, più
declamate e auliche che fiorenti in
emersione dall’intimo. Ne è derivata una qualche cesura del contatto emotivo
con il pubblico, disposto però a lasciarsi affascinare dal godibile colpo
d’occhio d’insieme.
|
|
Milano, 18.05.2017
|
© Iole Natoli
|
domenica 12 marzo 2017
martedì 7 marzo 2017
sabato 15 ottobre 2016
REAL BODIES / Mostra scientifica unica al mondo
venerdì 12 agosto 2016
Iscriviti a:
Post (Atom)