Vai alla recensione |
Schemi logici e funzioni specifiche Programmare database personalizzati con ACCESS 2010 di Marina Simonelli Access 2010, scrive Marco Ferrero nella sua prefazione al corposo volume di Mike Davis, presenta notevoli miglioramenti nell’interfaccia utente. Le modifiche del programma, tuttavia, non rendono quest’ultima edizione incompatibile con quelle precedenti al 2010; di conseguenza il libro, apparso in lingua inglese nel 2011, costituisce un’utile fonte di indicazioni anche per chi intenda continuare a fruire di eventuali versioni già in uso. Davis affronta il tema in 18 capitoli e 2 appendici, concettualmente ben strutturati e scritti con un linguaggio molto chiaro, corredato di numerose immagini. L’apertura verte sul concetto di applicazione. Davis spiega in primo luogo il perché Access non sia un’applicazione ma uno strumento potente per creare applicazioni, per creare dunque prototipi che servano all’utente per esigenze determinate dalla sua attività e dal suo lavoro, consentendogli una condivisione mirata in condizioni di sicurezza, grazie all’alta protezione dei dati. «Ciò che si produce con Access», scrive Davis, non assomiglia a un qualsiasi foglio di Word o di Excel, che abitualmente prevede un destinatario cui va, spesso esaurendo con ciò la sua funzione; resta, al contrario, «integrato con lo stesso Access, ed è un database, nel quale risiedono dati sotto forma di tabelle, che si gestiscono con query, report e maschere». Un libro tecnico, trattato con spirito scientifico e conseguente chiarezza di linguaggio, corredato di un utilissimo CD, che si rivolge anche ai non sviluppatori di professione, in quanto Access 2010 consente livelli di automazione molto alti, che prescindono dalla scrittura di codici. Mike Davis - Costruire applicazioni con Access 2010 - Pagine 793 - € 59,00 - Aprile 2011 - Edizioni APOGEO. | |
© Marina Simonelli | |
Nessun commento:
Posta un commento