venerdì 29 aprile 2011

INTERVISTA con Gabriele Cacciatori

  

La casa editrice per bambini
Il gioco di leggere



                          Gabriele Cacciatori

Se leggere non è un compito ma un gioco
di Iole Natoli
L’editoria per l’infanzia è un settore scarsamente ospitato nelle pagine di quotidiani e riviste, che dedicano molto spazio alla letteratura per adulti e pochissimo a quella per bambini, dimenticando che i piccoli lettori di oggi saranno i lettori adulti di domani. Si tralascia di considerare, peraltro, che degli adulti fanno anche parte genitori interessati alla scelta e all’acquisto di libri per i loro figli, soggetti che trarrebbero dunque un vantaggio dall’esistenza di un’informazione specifica sui prodotti librari per bambini. C’è infine un ulteriore aspetto, che viene scarsamente valutato: i libri per l’infanzia sono spesso delle ghiotte opere d’arte sul piano prettamente illustrativo, tali da produrre godimento visivo anche agli adulti dotati di una qualche sensibilità estetica.

LIBRI - INFANZIA / Piero Postino e Marcello Metronotte




Per bambini dai 4 ai 9 anni

Lodovica Cima e Gabriele Clima
Piero Postino 
e Marcello Metronotte
IL GIOCO DI LEGGERE EDIZIONI


Una condivisione amichevole
Piccole scaramucce quotidiane ma tanta, tanta voglia di amicizia
di Iole Natoli

Nel favoloso mondo dell’infanzia l’amore equivale all’amicizia, né può avere altri significati complessi, che sbocciano in periodi successivi. Con maggiore o minore intensità, si amano i genitori, i familiari, però i parenti ciascuno se li trova, gli amici invece no, vengono scelti.

INTERVISTA con Ennio Nicotra

Dopo essersi diplomato al Conservatorio di musica di Palermo, Ennio Nicotra si sposta in Russia per frequentare il corso del Maestro Ilya Musin di cui diventa molto presto assistente. Nel 2002 crea la Ilya Musin Society, allo scopo di far conoscere il sistema di codificazione gestuale ideato dal Maestro.
Oltre a dirigere prestigiose orchestre di vari paesi, insegna oggi presso l’Accademia Pietro il Grande di San Pietroburgo e in alcune città italiane, tenendo anche numerose Masterclass in diverse parti del mondo.
Nel 2007 compare per le Edizioni Curci la prima edizione del suo libro Introduzione alla tecnica della direzione d’orchestra secondo il sistema di Ilya Musin, cui si affianca un video realizzato con la collaborazione del duo pianistico Bruno Canino e Antonio Ballista e la regia di Peppino Sciortino.
Vai alla recensione del libro

Intervista con il direttore d’orchestra Ennio Nicotra
DALLA RUSSIA CON AMORE

di Iole Natoli

Dice un proverbio che gli estremi si toccano. Il postulato sembra avere del vero nel caso del direttore d’orchestra Ennio Nicotra, che ha reso due città decisamente antitetiche per clima, la solare Palermo e la gelida San Pietroburgo, poli contigui della sua vita e della sua attività. Lo incontriamo questo luglio in Sicilia, in una sera di regolare caldo palermitano.
Ennio, è noto a tanti che sei un bravissimo direttore d’orchestra che si occupa molto della didattica.
Penso però che alla gente possa piacere conoscere qualche notizia in più di te persona.
E allora: “chi” sei, da dove spunti, che fai? C’era il nonno che aveva il violino? No. C’era un chitarrista per strada che suonava e che ti ha tolto il sonno? Nemmeno. Insomma, quando hai iniziato, come e perché?
Ho sempre nutrito la passione per la visualizzazione della musica, ritengo che sia una cosa innata. Il nonno non suonava il violino, mia madre aveva una bella voce e cantava bene ma musicisti in famiglia proprio no. Già verso i 5 anni frequentavo i concerti, questo sì, andavo al Teatro Biondo, agli Amici della Musica e a vedere l’Opera al Teatro Massimo.
Fin da piccolissimo, quando ancora non sapevo leggere e scrivere, ho avvertito il desiderio di rendere visibile la musica.

LIBRI - MUSICA / Tecnica della direzione d'orchestra



Ennio Nicotra
INTRODUZIONE ALLA TECNICA DELLA DIREZIONE D’ORCHESTRA
SECONDO IL SISTEMA DI ILYA MUSIN

con la collaborazione del duo pianistico Bruno Canino e Antonio Ballista. Nuova Versione in 4 lingue, testo in Italiano, Inglese, Tedesco, Spagnolo con DVD, per la regia di Peppino Sciortino EDIZIONI CURCI - € 25 - ISBN 978-88-6395-061-8

Gesto e comunicazione visiva
La direzione d’orchestra e la sua tecnica di Iole Natoli

Nel 1967, il direttore d’orchestra Ilya Musin (Kostroma 1904 – San Pietroburgo 1999) pubblicò in Russia il volume Technika dirizhirovanja, un’opera in cui il misticismo consueto sulla funzione direttoriale cedeva il passo a una razionalizzazione innovativa.
Il rifiuto della comunicazione orale, utilizzata talora durante la direzione, a vantaggio di una codificazione e decodificazione del gesto che fosse nettamente definita e interamente percepibile da tutti, anche da chi eventualmente rischiasse di cogliere gli input in modo erroneo, per una questione prospettica, era di portata incalcolabile.
Se si abolisce l’indicazione verbale, infatti, l’unico mezzo di comunicazione tra il direttore e l’orchestra si sposta sulla gestualità, che dev’essere necessariamente chiara e precisa.
Il testo di Ilya Musin era però ponderoso e affidato a un linguaggio di non facile accesso e traduzione, condizioni che resero poco divulgabile nei paesi occidentali il preziosissimo metodo.
Nel 2002 Ennio Nicotra, uno dei più validi allievi di Musin, fonda la Ilya Musin Society con l’obiettivo di diffondere il sistema del Maestro e nel 2007 pubblica un testo dal rigore scientifico, che utilizza una tecnica multimediale in precedenza impensabile: un video, comprensivo di grafica, che consente all’apprendista di vedere i gesti direttoriali in opera, d’imparare a riconoscerli e assimilarli, di produrli se aspirante direttore, di tradurli in pratica esecutiva se orchestrale.
Già assistente di Ilya Musin, Ennio Nicotra ha insegnato e insegna in Russia nei seminari internazionali dell'Accademia Pietro il Grande, realizzati dalla St. Petersburg State Academic Symphony Orchestra, in collaborazione con l'Unione dei Compositori.
Nel 2004 Massimo D’Anolfi gira sul lavoro di Nicotra il cortometraggio Play, che è stato selezionato al Festival dei Popoli di Firenze ed è visibile su Sky classica.

Milano, Luglio 2010                                                                                                                           © Iole Natoli
www.kultbazar.com/libri_Nicotra

INTERVISTA con Laura Curino

«Nel maggio del 1999
viene aperto a Pavia un nuovo processo
sul caso Enrico Mattei», scrive Laura Curino.
«Prove schiaccianti dimostrano
che la tragedia di Bascapè
in cui persero la vita Mattei, il pilota
e un giornalista, considerata fino ad allora
un incidente aereo, in realtà nasconde
un triplice omicidio».



Foto di Giorgio Sottile
La strana morte di Enrico Mattei
Una tragedia che sconvolse l’Italia

di Iole Natoli

Come nasce la tua ricerca su Enrico Mattei, Laura?   
Nel 2006 mi fu proposta dal Piccolo, in collaborazione con l’ENI, una serata-evento in occasione dell’anniversario della nascita di Mattei, primo seme del lavoro attuale. Da bambina nutrivo, oltre a quella di “fare gli altri”, due passioni: diventare giornalista, un lavoro imperniato sul ricercare e lo scrivere, oppure hostess, per il fascino che esercitava su di me il volo. Credo che il volo sia presente nel mio mestiere, in senso metaforico e reale, e che ci sia anche qualcosa di giornalistico nel mio attento scavare in questa storia.
Hai dunque progettato lo spettacolo fin da allora, fin dal tempo di quella serata al Piccolo?



TEATRO / Il Signore del Cane nero

AL Piccolo Teatro Studiodi Milano
IL SIGNORE DEL CANE NERO
Storie su Enrico Mattei
di Laura Curino e Gabriele Vacis 
Con Laura Curino - Regia di Gabriele Vacis

Luci e scenofonia Roberto Tarasco
Scenografia e video Lucio Diana
Produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino
e Associazione Culturale Muse



Foto di Giorgio Sottile
Un’avventura che ha segnato l’Italia La dimensione umana di Mattei di Iole Natoli
Questa volta niente spighe di grano sul palcoscenico del Teatro Studio di Milano. E nemmeno libri e tendine. Niente di ciò che connota abitualmente uno spazio scenico e non solo quello di L’età dell’oro e di Una stanza tutta per me, cui ci stiamo qui riferendo. Nessun elemento scenografico precostituito: solo uno schermo, un ampio schermo bianco atto a ospitare, come un alveo accogliente, le inquadrature della narrazione. E dinanzi allo schermo Celestina, il personaggio attraverso cui Laura Curino ha filtrato informazioni e visioni, analizzando, con sensibilità critica e partecipe, un evento che ha un peso nella Storia. In più momenti il volto di Mattei sullo schermo, la sua figura, il suo sguardo, il suo enigma.
Chi è Enrico Mattei, dove e in che modo si è snodato il suo percorso negli anni, quali sono gli ideali e i comportamenti dell’uomo, quali i rischi, pericoloso contraltare dei giochi, cosa si cela dietro la sua morte?

INTERVISTA con Giacomo Pilati



 





Giacomo Pilati
MINCHIA DI RE
Editore Mursia

 




Da Minchia di Re
è stato tratto 
il film VIOLA DI MARE diretto da
Donatella Maiorca


Una storia di un’attualità sorprendente che affascina nel romanzo e nel film
A colloquio col libro e con l’autore
di Iole Natoli

Accade a volte che si proceda all’inverso, partendo casualmente dall’effetto per risalire successivamente alla causa. È quel che mi è successo di recente con la visione del film “Viola di mare” e la lettura di “Minchia di re”, il libro da cui il film è stato tratto. In omaggio alla dimensione diacronica e alla particolare natura della trama, che affonda le radici nel reale, prenderò ora le mosse dal romanzo, anzi dall’antefatto da cui è nato, udito dalla voce dall’autore.
«Dieci anni fa, mi trovavo sull’isola di Favignana a Cala Rossa, in compagnia del produttore di un documentario. Era un luogo che conoscevo da tempo, ma quella volta la mia attenzione fu attratta da un palazzotto ottocentesco, già apparso sulle pagine di Vogue, riportato al suo stato ottimale da un efficiente architetto giramondo, che acquista immobili da restaurare per rivenderli. “C’è una leggenda intorno a questo palazzo”, mi fu detto; “si racconta che sia stato costruito da una persona conosciuta sino alla sua giovinezza come donna e vissuta dai 24 anni in poi come uomo”. Naturalmente, mi lanciai nelle indagini, nella speranza di approdare a qualcosa».

LIBRI - NARRATIVA / Minchia di Re






Giacomo Pilati
Minchia di Re

Editore Mursia
Pagine 200 - € 13,00
ISBN 978-88-425-4420-3




da questo libro è stato tratto
il film
Viola di Mare
diretto da Donatella Maiorca



Se la realtà accende la fantasia Il romanzo e il film
di Iole Natoli

Nella seconda metà dellOttocento, in una piccola isola della Sicilia, nasce una bimba nella famiglia fin lì senza prole di Don Nino, curatolo della cava di tufo in località Cala Tramontana, di proprietà del barone Burruto.
È una nascita fortemente drammatica, per l’enorme violenza dell’uomo che vorrebbe a ogni costo un figlio maschio. Non sarà risparmiata alla bambina la percezione del rifiuto del padre, che al contrario gliela renderà ben tangibile con una serie di vessazioni e percosse.
Malgrado ciò, o forse proprio per questo, la ragazzina, abbandonata a se stessa, cresce in modo apparentemente scevro da schemi. Si comporta come i suoi piccoli amici maschi, trascorre le sue giornate all’aperto bevendo i colori e i sapori dell’isola - a cui l’autore dedica pagine intense e il film squarci fotografici splendidi – e, dominata dalla sua sete di libertà, rientra a volte molto tardi la sera, quasi a sfidare la violenza paterna, che sanziona le sue “trasgressioni”.